ciononostante, per la sua ricchezza e per le dimensioni del suo mercato, stuzzica facilmente l’interesse di operatori economici da tutte le parti del mondo.
Certamente, la sua (relativa) distanza culturale dall’Occidente e la convinzione dell’esistenza di profonde differenze nella concezione delle cose e nella conduzione degli affari possono inizialmente intimorire l’imprenditore straniero che vi si affacci per la prima volta.
I timori sono in parte fondati: il Giappone, la sua pubblica amministrazione, la sua cultura commerciale, il suo sistema giuridico, i suoi consumatori presentano indubbie differenze dai corrispettivi italiani o europei, e la lingua e la distanza geografica costituiscono intuitivamente ostacoli non trascurabili.
Tuttavia, il Giappone è un Paese che da 150 anni si è aperto al mondo esterno (proprio nel 2016 corre il 150° anniversario del trattato di amicizia e commercio fra Italia e Giappone), e che ha continuamente assimilato modelli sociali, economici e giuridici occidentali, in certe occasioni con una voracità straordinaria. Culturalmente e socialmente, e anche giuridicamente, il Giappone moderno può perciò legittimamente considerarsi molto più vicino a noi di quanto appaia.
Questo Paese non deve quindi spaventare chi vi voglia operare, purché l’approccio sia serio e ben programmato. E, in questo contesto, una sufficiente conoscenza della sua cultura, delle sue dinamiche sociali e delle sue leggi è forse la chiave per superare gli ostacoli che nascono dalla differenza, e trasformarli in occasioni imprenditoriali.
Orientarsi tra le burocrazie dei due Paesi non è cosa semplice, la 2A Export vi guiderà anche in queste procedure
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